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                               Ma 
                                tu, Maria, con le tue mani blande 
                                domi la pasta e poi l'allunghi e spiani 
                                ed ecco è liscia come un foglio, e grande 
                              come 
                                la luna e sulle aperte mani 
                                tu me l'arrechi, e me l'adagi molle 
                                sul testo caldo, e quindi l'allontani. 
                              Io, 
                                la giro, e le attizzo con le molle 
                                il fuoco sotto, fin che stride invasa 
                                dal calor mite, e si rigonfia in bolle:  
                              e 
                                l'odor del pane empie la casa.  
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